Dal 07/11/2025 al 15/11/2025
20:30
Teatro dell'Arca
Il processo, adattamento teatrale del film di Orson Welles tratto dall’omonimo romanzo di Kafka, porta in scena il dramma esistenziale di Josef K., un uomo che si ritrova improvvisamente accusato di un crimine che non comprende, intrappolato in un sistema giuridico oscuro e surreale, dove la giustizia sembra essere distante e incomprensibile.
Interpretato dagli attori detenuti della sezione di Alta Sicurezza, le cui personali storie si incrociano inevitabilmente con lo scorrere della giustizia, lo spettacolo diventa un’esperienza intensa e coinvolgente, un’indagine talvolta angosciosa, talvolta bizzarra. Un’esplorazione intensa della condizione umana che offre uno spunto riflessivo sulle tematiche della colpa, dell’isolamento, dell’impotenza di fronte a un sistema spesso opprimente. Le scenografie minimaliste e simboliche, il gioco di luci, di spazi e di prospettive contribuiscono a creare un immaginario tanto provocatorio quanto arrendevole riguardo la fragilità dell’essere umano. La figura femminile, poi, declinata in quattro differenti ruoli, si inserisce come una presenza fondamentale, mediatrice tra l’oppressione del sistema e il singolo, nonché perno narrativo nell’evolversi della lotta solitaria,
inconcludente e spesso senza risposte di Josef K.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
Il processo, adattamento teatrale del film di Orson Welles tratto dall’omonimo romanzo di Kafka, porta in scena il dramma esistenziale di Josef K., un uomo che si ritrova improvvisamente accusato di un crimine che non comprende, intrappolato in un sistema giuridico oscuro e surreale, dove la giustizia sembra essere distante e incomprensibile.
Interpretato dagli attori detenuti della sezione di Alta Sicurezza, le cui personali storie si incrociano inevitabilmente con lo scorrere della giustizia, lo spettacolo diventa un’esperienza intensa e coinvolgente, un’indagine talvolta angosciosa, talvolta bizzarra. Un’esplorazione intensa della condizione umana che offre uno spunto riflessivo sulle tematiche della colpa, dell’isolamento, dell’impotenza di fronte a un sistema spesso opprimente. Le scenografie minimaliste e simboliche, il gioco di luci, di spazi e di prospettive contribuiscono a creare un immaginario tanto provocatorio quanto arrendevole riguardo la fragilità dell’essere umano. La figura femminile, poi, declinata in quattro differenti ruoli, si inserisce come una presenza fondamentale, mediatrice tra l’oppressione del sistema e il singolo, nonché perno narrativo nell’evolversi della lotta solitaria,
inconcludente e spesso senza risposte di Josef K.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
Regia: Serena Andreani; assistente alla regia: Lorella Finocchiaro
Consulenza drammaturgica: Fabrizio Gambineri
Interpreti: attori detenuti sezione Alta Sicurezza Carcere Genova Marassi; e con: Cristina Pasino
Scene e costumi: F. Marsella; luci: C. Cangemi, M. Merialdo; fotografia: R. Materassi
Regia: Serena Andreani; assistente alla regia: Lorella Finocchiaro
Consulenza drammaturgica: Fabrizio Gambineri
Interpreti: attori detenuti sezione Alta Sicurezza Carcere Genova Marassi; e con: Cristina Pasino
Scene e costumi: F. Marsella; luci: C. Cangemi, M. Merialdo; fotografia: R. Materassi