Sior Todero brontolon

Goldoni è abile osservatore dei vizi umani. I suoi personaggi sono come un ventaglio – oggetto caro al nostro autore! – che mostra tutti i colori dell’Umano. E il Sior Todero porta il suo vizio nel nome: è brontolon. Tra i tanti tratti del carattere del vecchio, il regista Paolo Valerio per la sua messinscena si sofferma sul suo desiderio di controllare tutti. E dunque Franco Branciaroli, mattatore indiscusso della scena, indossa i panni di un burbero burattinaio circondato da marionette. Oggetti che da vuoti legni si fanno potenti risuonatori: ora spogli e inerti, ora vestiti e vivi come doppi degli attori che li manovrano.

Una brillante compagnia di dieci interpreti porta così in scena una commedia matura del veneziano che, direbbe Goldoni, «nonostante l’odiosità del Protagonista», ha incontrato moltissima fortuna.

E con Piergiorgio Fasolo, Alessandro Albertin, Maria Grazia Plos, Ester Galazzi, Riccardo Maranzana, Valentina Violo, Emanuele Fortunati, Andrea Germani, Roberta Colacino.