Rispost@ua

Festival dell’Eccellenza al Femminile XXI edizione

È una lunga, appassionata, dolente invettiva quella che ha scritto la drammaturga e romanziera ucraina Neda Neždana, classe 1971, nata nella regione della oggi tristemente famosa Donetsk. In Italia per la prima volta, il monologo evoca la figura di Vasyl Slipak, brillante baritono ukraino, che aveva rinunciato alla musica per andare al fronte, dove avrebbe trovato la morte. «Per me – dice Neždana – Slipak era un diapason della verità e un gigante dello spirito. Ed è stato ucciso da un cecchino: ho capito che dovevo scriverne, ma ho a lungo cercato la forma giusta. Finché non ho ricevuto una lettera da una regista russa, che mi augurava “pace”. Volevo rispondere alla lettera, e invece da qui è nato il testo».

Un testo che arriva sulla scena grazie alla giovanissima Anna Bodnarchuk. «Con questo testo – dice – attraverso la tragedia della protagonista, voglio dare quella risposta di cui parla Neda e spiegare perché la guerra non riguarda solo la politica. Non è una storia di guerra, ma una riflessione artistica sulla verità, la responsabilità e la dignità umana».


di Neda Nezdana

Con Anna Bodnarchuk

newsLetterGradient
News Letter COVER
News Letter COVER