Napoleone. La morte di Dio

Davide Sacco, drammaturgo dalla penna incisiva e aguzza, e regista di Napoleone. La morte di Dio, immagina un figlio che, in una fredda Parigi, piange la morte del padre, nel giorno in cui torna in Francia la salma dell’imperatore Bonaparte morto in esilio.

Ispirato allo sguardo di Victor Hugo, che restituì nel breve saggio I funerali di Napoleone una cronaca di quel giorno storico, un “anonimo figlio” – interpretato da un attore amatissimo come Lino Guanciale – si interroga sul senso della grandezza di un uomo, affronta il dolore del sentirsi orfano, rivive l’infanzia, la relazione col padre, figura che ai suoi occhi, almeno fino a un certo punto della vita, è vissuta come un eroe, quando non come dio.