La ragazza con il cappuccetto rosso

Festival Visibile / Invisibile

Chi non conosce la storia di Cappuccetto rosso? La dolce bambina che porta vino e foccaccia alla nonna malata e incontra il Lupo cattivo nella foresta? E se il Lupo non fosse il cattivo? E se la dolce bambina fosse in realtà una ragazza senza paura e senza peli sulla lingua?
Ecco una versione rivisitata della famosa favola di Perrault e successivamente dei fratelli Grimm. Nessun cacciatore per salvare la nonna e la nipote, la ragazza con il cappuccetto rosso si salva da sola e salverà anche la nonna e il Signor Lupo, che non è altro che un ragazzo cresciuto da solo e che non trova il proprio posto nel mondo. Il vero cattivo è lo sceriffo. Lui è la legge, e la legge... è la legge: va rispettata, anche se è assurda.
Le fiabe e le favole sono state scritte in origine per insegnare e trasmettere, mettere in guardia sui pericoli che si annidano all’interno della società. Nella versione canonica di Cappuccetto Rosso i temi che si affrontano sono: stare attenti agli sconosciuti, non fidarsi degli stranieri che possono recare danni fisici e morali e, possiamo anche inserire tra questi, i pericoli all’interno del nucleo familiare. Il colore rosso rappresenta il pericolo ma anche il sangue. Questa che vi proponiamo è una riscrittura satiresca in cui si affrontano temi come la solitudine, l’abbandono, la fiducia. Vogliamo comunicare ai bambini (e anche agli adulti), che bisogna riflettere prima di giudicare, imparare a pensare con la propria testa, che non sempre il male si cela dietro ció che vedono i nostri occhi. Per questo la scelta di inserire un personaggio originale come quello dello sceriffo: grottesco e a tratti ridicolo, si rivela essere in realtà crudele e spietato, tutti i suoi gesti sono molto lenti, solo nei momenti in cui deve colpire é brusco e repentino.
La messa in scena è semplice e lascia spazio alla relazione e al gioco fra gli attori. La storia alterna momenti di narrazione della vicenda, all’azione vera e propria, cercando di trovare un equilibrio tra il divertimento e la dolcezza, entrambi componenti di cui siamo certi essere profondamente necessari ad un pubblico giovane, specialmente quello dei giorni nostri.

con Marion Constantin, Marco Gualco, Lorenzo Satta

testo e regia Marco Gualco

Produzione Compagnia Chierici Cicolella

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