24/10/2025
21.00
Teatro Il Sipario Strappato
Sonic Factory presenta il nuovo spetacolo Musicale-Teatrale dal ttolo “Io sono Mina”, interamente dedicato alla più celebre cantante pop italiana. Diva e Pop allo stesso tempo, amata da compositori, regist, musicist e telespetatori.
Dagli esordi come esponente della “tribù degli urlatori” al successo indiscusso televisivo e discografco. Dalle celebri collaborazioni al “ritro” dalle scene (ma non dal panorama musicale, italiano ed internazionale).
Non solo una carrellata dei principali successi della “tgre di Cremona”, ma, sopratuto, un viaggio nella società e nella cultura del primo dopoguerra, visto atraverso la forte personalità della popolare cantante italiana.
Mina, questa ragazza, nata a Busto Arsizio nel 1941, era soltanto una studentessa del quarto anno di ragioneria che si accingeva ad aiutare il padre nella direzione della sua industria, una fabbrica di colla. Viveva a Cremona con i suoi genitori, in un appartamento dove in ogni angolo si avvertva la ricchezza.
Di colpo, le passò la voglia di diventare ragioniera, e la prese una violenta passione per la musica leggera. Una sera, alla Bussola, in Versilia, chiese di salire sul palco: si mise a cantare come le veniva. Urlava perché ne aveva voglia. La libertà. La smania di libertà non caraterizzò solo i suoi esordi.
“Non è la sete di quatrini ma il desiderio di libertà, la volontà di non discutere il repertorio con i discografci e non sentre l’insistente richiesta da parte loro, a ogni dicembre, di partecipare al festval di Sanremo”.
Sonic Factory presenta il nuovo spetacolo Musicale-Teatrale dal ttolo “Io sono Mina”, interamente dedicato alla più celebre cantante pop italiana. Diva e Pop allo stesso tempo, amata da compositori, regist, musicist e telespetatori.
Dagli esordi come esponente della “tribù degli urlatori” al successo indiscusso televisivo e discografco. Dalle celebri collaborazioni al “ritro” dalle scene (ma non dal panorama musicale, italiano ed internazionale).
Non solo una carrellata dei principali successi della “tgre di Cremona”, ma, sopratuto, un viaggio nella società e nella cultura del primo dopoguerra, visto atraverso la forte personalità della popolare cantante italiana.
Mina, questa ragazza, nata a Busto Arsizio nel 1941, era soltanto una studentessa del quarto anno di ragioneria che si accingeva ad aiutare il padre nella direzione della sua industria, una fabbrica di colla. Viveva a Cremona con i suoi genitori, in un appartamento dove in ogni angolo si avvertva la ricchezza.
Di colpo, le passò la voglia di diventare ragioniera, e la prese una violenta passione per la musica leggera. Una sera, alla Bussola, in Versilia, chiese di salire sul palco: si mise a cantare come le veniva. Urlava perché ne aveva voglia. La libertà. La smania di libertà non caraterizzò solo i suoi esordi.
“Non è la sete di quatrini ma il desiderio di libertà, la volontà di non discutere il repertorio con i discografci e non sentre l’insistente richiesta da parte loro, a ogni dicembre, di partecipare al festval di Sanremo”.
Mauro Isetti al basso, percussioni, cori. Egidio Perduca alla chitarra, pianoforte, cori.
voce Daniela Placci
Mauro Isetti al basso, percussioni, cori. Egidio Perduca alla chitarra, pianoforte, cori.
voce Daniela Placci