12/10/2024
h. 19:30
Stradanuova Teatro Auditorium
Semifinalista Premio Scenario 2023
Baubò è un monologo che parla di malattia e del rapporto tra medico e paziente. Parte dal racconto di fatti reali per prendere traverse finzionali e svolte oniriche. Nasce dal bisogno di rompere una serie di tabù e di provare a scherzare in maniera dissacrante su ciò che, normalmente, viene passato sotto silenzio. I protagonisti sono Matilde, una donna di 33 anni figlia di medico, e il suo utero, affetto da fibromatosi e oggetto di un massiccio intervento chirurgico. Ma la narrazione non si ferma alla storia clinica autobiografica, anzi, prova a superarla, affrontando il rapporto con la figura materna, la medicalizzazione del corpo femminile, l’orologio sociale, la paura del dolore e della morte. Nonostante la protagonista sia una donna e la sua malattia riguardi l’utero, Baubò non vuole essere un “monologo al femminile”, anzi: aspira a parlare a un pubblico più variegato possibile, per creare uno spazio di riflessione e liberazione collettiva sul rapporto col proprio corpo e le cure che può e deve ricevere. Baubò è anche un’indagine sul linguaggio e uno spazio di sperimentazione del confine che separa, o meglio unisce, teatro e stand-up comedy.
Semifinalista Premio Scenario 2023
Baubò è un monologo che parla di malattia e del rapporto tra medico e paziente. Parte dal racconto di fatti reali per prendere traverse finzionali e svolte oniriche. Nasce dal bisogno di rompere una serie di tabù e di provare a scherzare in maniera dissacrante su ciò che, normalmente, viene passato sotto silenzio. I protagonisti sono Matilde, una donna di 33 anni figlia di medico, e il suo utero, affetto da fibromatosi e oggetto di un massiccio intervento chirurgico. Ma la narrazione non si ferma alla storia clinica autobiografica, anzi, prova a superarla, affrontando il rapporto con la figura materna, la medicalizzazione del corpo femminile, l’orologio sociale, la paura del dolore e della morte. Nonostante la protagonista sia una donna e la sua malattia riguardi l’utero, Baubò non vuole essere un “monologo al femminile”, anzi: aspira a parlare a un pubblico più variegato possibile, per creare uno spazio di riflessione e liberazione collettiva sul rapporto col proprio corpo e le cure che può e deve ricevere. Baubò è anche un’indagine sul linguaggio e uno spazio di sperimentazione del confine che separa, o meglio unisce, teatro e stand-up comedy.
di e con Matilde D'Accardi
regia e suoni di Tommaso Capodanno
Scenografia di Alessandra Solimene
Con il sostegno dell’Ass. Settimo Cielo - Teatro La Fenice di Arsoli
di e con Matilde D'Accardi
regia e suoni di Tommaso Capodanno
Scenografia di Alessandra Solimene
Con il sostegno dell’Ass. Settimo Cielo - Teatro La Fenice di Arsoli