Penelope, l'eredità delle donne

Il mito della sposa che aspetta il ritorno dell’eroe partito per la guerra si trasforma in una metafora molto significativa dell’aspettare tutto ciò che Penelope/Donna desidera e financo pretende per sé, a dispetto di ciò che la voce sociale le sussurra costantemente e che la fa entrare in conflitto con sé stessa.
Al centro l’amore, il rispetto, il diritto di essere felice, l’autonomia di decidere per il proprio destino e il proprio corpo, ma anche la capacità di lottare per sconfiggere stereotipi che la vogliono per natura fragile e limitata perché ‘le donne non vanno in guerra… non sono abbastanza forti’, quasi a voler intendere che la forza sta prevalentemente nel corpo e che è la natura ad aver diviso tra uomini e donne capacità e possibilità di realizzarsi.
In un’atmosfera rarefatta, senza nulla a cui aggrapparsi se non il bastone che la sorregge in vecchiaia, Penelope naviga dentro di sé come Ulisse in mare e, come lui, scopre isole che sono isole di ricordi, incontra divinità terribili e angoscianti, si confronta con sé stessa e con l’ideale di un amore desiderato ma da cui si sente tradita.

Compagnia degli Evasi

di: Marco Balma, regia Vanessa Leonini

con Mafalda Garozzo, Monica Moro, Sabrina Battaglini, Lucia Carrieri, Francesca Lopresti

sezione Progetto da Salotto realizzata in collaborazione con Alessandra Frabetti

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