Dal 02/10/2024 al 06/10/2024
ore 20:30; la domenica ore 18:30
Teatro della Tosse
Il Fenomeno Laplante, dal testo di Maurizio Patella, con al regia di Emanuele Conte, è un racconto a più voci in cui i tre attori Luca Mammoli, Enrico Pittaluga e Graziano Sirressi, si scambiano le parti in un cabaret futurista elettronico. Una narrazione collettiva di un momento cruciale della nostra storia, di cui celebriamo i 100 anni. Siamo nella tarda primavera 1924 e l'Italia vive nell'attesa del ritrovamento di Giacomo Matteotti, il deputato socialista rapito e ucciso a Roma mentre si recava alla Biblioteca della Camera.
In un rimbalzo di accuse e scandali che vedono coinvolte le più alte gerarchie fasciste, il paese sta sprofondando ora nell'anarchia.
Ed ecco che giunge inaspettata la visita di un importantissimo capo tribù dei nativi americani: Cervo Bianco (White Elk) della Nazione Irochese, venuto in Europa per portare le rivendicazioni del suo popolo presso la Società delle Nazioni. Ma chi è Cervo Bianco? Di lui non si sa quasi niente. Solo che è un personaggio bizzarro, carismatico, pirotecnico. E con uno splendido copricapo di piume.
Nella sua trionfale tournee lungo lo stivale viene acclamato dalle folle, adorato dalle donne, accolto come il Salvatore della Patria. A quanto pare vuole stabilire una sacra alleanza tra il suo popolo e quello italiano. Vuole vestire i suoi "pellerossa" in camicia nera!
Un affresco irriverente di un'Italia immersa in un nazionalismo da operetta contraddittoria e crudele. Vittima di se stessa. Che da quel momento non sarà più come prima.
Il Fenomeno Laplante, dal testo di Maurizio Patella, con al regia di Emanuele Conte, è un racconto a più voci in cui i tre attori Luca Mammoli, Enrico Pittaluga e Graziano Sirressi, si scambiano le parti in un cabaret futurista elettronico. Una narrazione collettiva di un momento cruciale della nostra storia, di cui celebriamo i 100 anni. Siamo nella tarda primavera 1924 e l'Italia vive nell'attesa del ritrovamento di Giacomo Matteotti, il deputato socialista rapito e ucciso a Roma mentre si recava alla Biblioteca della Camera.
In un rimbalzo di accuse e scandali che vedono coinvolte le più alte gerarchie fasciste, il paese sta sprofondando ora nell'anarchia.
Ed ecco che giunge inaspettata la visita di un importantissimo capo tribù dei nativi americani: Cervo Bianco (White Elk) della Nazione Irochese, venuto in Europa per portare le rivendicazioni del suo popolo presso la Società delle Nazioni. Ma chi è Cervo Bianco? Di lui non si sa quasi niente. Solo che è un personaggio bizzarro, carismatico, pirotecnico. E con uno splendido copricapo di piume.
Nella sua trionfale tournee lungo lo stivale viene acclamato dalle folle, adorato dalle donne, accolto come il Salvatore della Patria. A quanto pare vuole stabilire una sacra alleanza tra il suo popolo e quello italiano. Vuole vestire i suoi "pellerossa" in camicia nera!
Un affresco irriverente di un'Italia immersa in un nazionalismo da operetta contraddittoria e crudele. Vittima di se stessa. Che da quel momento non sarà più come prima.
testo di Maurizio Patella
regia di Emanuele Conte
con Luca Mammoli, Enrico Pittaluga e Graziano Sirressi
durata: 70 minuti
testo di Maurizio Patella
regia di Emanuele Conte
con Luca Mammoli, Enrico Pittaluga e Graziano Sirressi
durata: 70 minuti