24/07/2025
21.15
Lunaria Teatro
L’opera è pensata per essere pienamente ACCESSIBILE anche a spettatori IPOVEDENTI e NON VEDENTI.
Il capolavoro dell’autore ceco diviene un’opera che va ben oltre la classica narrativa: al pari di un’opera cinematografica, grazie alla cura degli effetti digitali unita alla straordinaria prova attoriale di Giovanni Costantino, che interpreta tutti i personaggi conferendo ad essi differenti colori e caratterizzazioni, ci catapulta ed avvolge nelle spirali dell’incubo kafkiano regalandoci una esperienza di straordinaria intensità.
La leggenda narra che Kafka scrisse in una notte Il processo. Si parte dunque da quella notte. Kafka sta scrivendo. Il rintocco di un orologio e l’autore cade addormentato per risvegliarsi Joseph K. nell’incubo che egli stesso stava immaginando. Incastonato dall’inquietante struttura sonora, l’opera si modifica con la rapidità di un montaggio cinematografico. Un elemento claustrofobico del testo si amplifica non tanto in un disegno formale ma nella sua profonda sostanza. Come in un incubo si materializzano decine di personaggi che ossessivamente sembrano tagliare la strada al protagonista, negandogli ogni via di fuga. Un dedalo di ombre, suoni, volti, corpi, parole, si dipana attorno a K. con una forza centrifuga inarrestabile, fino a triturarlo “come un cane”, dirà. Siamo nella “tana” della mente, nel letto di K., nella sua camera, nella pensione che lo ospita poi in strada, in banca, dall’avvocato, nel tribunale e ancora uffici, sgabuzzini poi nelle prigioni fino alla fine.
L’opera è pensata per essere pienamente accessibile anche a spettatori ipovedenti e non vedenti. Come già sperimentato con successo nella messa in scena a Bruino, si valorizza l’accesso sensoriale attraverso la narrazione e la descrizione verbale integrata. Il coinvolgimento diretto di spettatori con disabilità visiva ha portato a suggerimenti preziosi, già accolti e implementati, come la possibilità di aggiungere commenti sonori in alcuni passaggi chiave.
Giovanni Costantino è un attore con un’esperienza consolidata nei principali teatri italiani, dove ha interpretato ruoli da protagonista in importanti produzioni. Tra gli spettacoli che lo hanno visto protagonista spiccano Mastro Don Gesualdo di Giovanni Verga e Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia, entrambi diretti da Daniela Ardini, La vedova scaltra di Carlo Goldoni per la regia del Premio Oscar Lina Wertmuller, e The Lonesome West del due volte Premio Oscar Martin McDonagh, diretto da Pier Paolo Sepe, che vinse il Premio Flaiano per la miglior regia di spettacolo contemporaneo.
Giovanni è stato anche protagonista di I fratelli Karamazov di Dostoevskij, diretto da Marinella Anaclerio, Il processo di Franz Kafka, per la regia di Andrea Battistini, e Giovanni Episcopo di Gabriele D'Annunzio, diretto nuovamente da Daniela Ardini. La sua capacità di interpretare personaggi complessi e profondi lo ha reso una presenza riconosciuta e in assoluto tra le più apprezzate della sua generazione nel panorama teatrale italiano.
Parallelamente al lavoro d’attore, Giovanni Costantino ha ricoperto ruoli significativi anche come produttore e distributore cinematografico, collaborando alla diffusione di opere culturali di valore e divenendo punto di riferimento per il cinema emergente italiano.
L’opera è pensata per essere pienamente ACCESSIBILE anche a spettatori IPOVEDENTI e NON VEDENTI.
Il capolavoro dell’autore ceco diviene un’opera che va ben oltre la classica narrativa: al pari di un’opera cinematografica, grazie alla cura degli effetti digitali unita alla straordinaria prova attoriale di Giovanni Costantino, che interpreta tutti i personaggi conferendo ad essi differenti colori e caratterizzazioni, ci catapulta ed avvolge nelle spirali dell’incubo kafkiano regalandoci una esperienza di straordinaria intensità.
La leggenda narra che Kafka scrisse in una notte Il processo. Si parte dunque da quella notte. Kafka sta scrivendo. Il rintocco di un orologio e l’autore cade addormentato per risvegliarsi Joseph K. nell’incubo che egli stesso stava immaginando. Incastonato dall’inquietante struttura sonora, l’opera si modifica con la rapidità di un montaggio cinematografico. Un elemento claustrofobico del testo si amplifica non tanto in un disegno formale ma nella sua profonda sostanza. Come in un incubo si materializzano decine di personaggi che ossessivamente sembrano tagliare la strada al protagonista, negandogli ogni via di fuga. Un dedalo di ombre, suoni, volti, corpi, parole, si dipana attorno a K. con una forza centrifuga inarrestabile, fino a triturarlo “come un cane”, dirà. Siamo nella “tana” della mente, nel letto di K., nella sua camera, nella pensione che lo ospita poi in strada, in banca, dall’avvocato, nel tribunale e ancora uffici, sgabuzzini poi nelle prigioni fino alla fine.
L’opera è pensata per essere pienamente accessibile anche a spettatori ipovedenti e non vedenti. Come già sperimentato con successo nella messa in scena a Bruino, si valorizza l’accesso sensoriale attraverso la narrazione e la descrizione verbale integrata. Il coinvolgimento diretto di spettatori con disabilità visiva ha portato a suggerimenti preziosi, già accolti e implementati, come la possibilità di aggiungere commenti sonori in alcuni passaggi chiave.
Giovanni Costantino è un attore con un’esperienza consolidata nei principali teatri italiani, dove ha interpretato ruoli da protagonista in importanti produzioni. Tra gli spettacoli che lo hanno visto protagonista spiccano Mastro Don Gesualdo di Giovanni Verga e Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia, entrambi diretti da Daniela Ardini, La vedova scaltra di Carlo Goldoni per la regia del Premio Oscar Lina Wertmuller, e The Lonesome West del due volte Premio Oscar Martin McDonagh, diretto da Pier Paolo Sepe, che vinse il Premio Flaiano per la miglior regia di spettacolo contemporaneo.
Giovanni è stato anche protagonista di I fratelli Karamazov di Dostoevskij, diretto da Marinella Anaclerio, Il processo di Franz Kafka, per la regia di Andrea Battistini, e Giovanni Episcopo di Gabriele D'Annunzio, diretto nuovamente da Daniela Ardini. La sua capacità di interpretare personaggi complessi e profondi lo ha reso una presenza riconosciuta e in assoluto tra le più apprezzate della sua generazione nel panorama teatrale italiano.
Parallelamente al lavoro d’attore, Giovanni Costantino ha ricoperto ruoli significativi anche come produttore e distributore cinematografico, collaborando alla diffusione di opere culturali di valore e divenendo punto di riferimento per il cinema emergente italiano.
Regia e adattamento di Andrea Battistini
Con Giovanni Costantino
COSTANTINO FILMS LTD
Pienamente accessibile a spettatori ipovedenti e non vedenti
Regia e adattamento di Andrea Battistini
Con Giovanni Costantino
COSTANTINO FILMS LTD
Pienamente accessibile a spettatori ipovedenti e non vedenti