29/07/2025
21.15
Lunaria Teatro
Storie leggere, oniriche, ironiche, tenere, trasversali, fluttuanti come sogni impalpabili, come nuvole passeggere che disegnano nel blu forme monocromatiche e stravaganti al tempo stesso. Storie raccontate da un uomo qualunque. Un personaggio quotidiano senza nome e senza una propria storia, immerso nell’attesa, un’attesa che è indugio, sospensione, inquietudine, ma anche serenità, distensione e appagamento. Un appagamento che scaturisce da questa stessa condizione e soprattutto dalle storie che egli, ciclicamente, a ogni risveglio, si racconta e ci racconta. E in questa attesa costellata di storie, emergono le canzoni.
Canzoni d’amore di sguardi di promesse e tradimenti. Canzoni di addii e di ritorni. Canzoni notturne canzoni di viaggi e canzoni sopra le nuvole. Canzoni scritte da due artisti apparentemente opposti ma accumunati dallo stesso gusto per l’avventura e dal loro essere sognatori.
L’irrequieto e apparentemente impetuoso Jacques Brel che concepisce le sue canzoni come vere e proprie pièces teatrali in miniatura, graffianti e tormentate. Spirito libero e avventuroso tanto da ritirarsi negli ultimi anni della sua vita nella Polinesia francese dove ora è sepolto a pochi metri dall’adorato pittore Paul Gauguin.
Il pacato e apparentemente elegiaco Sergio Endrigo che racconta l’amore puro e quello malato. Autore politico e autore per bambini, vanta collaborazioni significative con altri grandi personaggi del panorama musicale e culturale internazionale come Vinicius de Moraes, Pierpaolo Pasolini, Gianni Rodari attingendo, tra l’altro, alla tradizione dei cantautori francesi e alle loro radici, senza mai tradire il suo stile.
Due cantautori a confronto, portatori di quella cifra poetica che rende tutti gli artisti unici e riconoscibili nell’infinita costellazione stellare. Alcune tra le loro canzoni più note (e le meno note) si intrecciano al ritmo cadenzato delle storie costituendone il sottile filo conduttore.
Storie leggere, oniriche, ironiche, tenere, trasversali, fluttuanti come sogni impalpabili, come nuvole passeggere che disegnano nel blu forme monocromatiche e stravaganti al tempo stesso. Storie raccontate da un uomo qualunque. Un personaggio quotidiano senza nome e senza una propria storia, immerso nell’attesa, un’attesa che è indugio, sospensione, inquietudine, ma anche serenità, distensione e appagamento. Un appagamento che scaturisce da questa stessa condizione e soprattutto dalle storie che egli, ciclicamente, a ogni risveglio, si racconta e ci racconta. E in questa attesa costellata di storie, emergono le canzoni.
Canzoni d’amore di sguardi di promesse e tradimenti. Canzoni di addii e di ritorni. Canzoni notturne canzoni di viaggi e canzoni sopra le nuvole. Canzoni scritte da due artisti apparentemente opposti ma accumunati dallo stesso gusto per l’avventura e dal loro essere sognatori.
L’irrequieto e apparentemente impetuoso Jacques Brel che concepisce le sue canzoni come vere e proprie pièces teatrali in miniatura, graffianti e tormentate. Spirito libero e avventuroso tanto da ritirarsi negli ultimi anni della sua vita nella Polinesia francese dove ora è sepolto a pochi metri dall’adorato pittore Paul Gauguin.
Il pacato e apparentemente elegiaco Sergio Endrigo che racconta l’amore puro e quello malato. Autore politico e autore per bambini, vanta collaborazioni significative con altri grandi personaggi del panorama musicale e culturale internazionale come Vinicius de Moraes, Pierpaolo Pasolini, Gianni Rodari attingendo, tra l’altro, alla tradizione dei cantautori francesi e alle loro radici, senza mai tradire il suo stile.
Due cantautori a confronto, portatori di quella cifra poetica che rende tutti gli artisti unici e riconoscibili nell’infinita costellazione stellare. Alcune tra le loro canzoni più note (e le meno note) si intrecciano al ritmo cadenzato delle storie costituendone il sottile filo conduttore.
Di e con Gianni De Feo
Fisarmonica, arrangiamenti e musiche originali Marcello Fiorini
Scene e costumi Roberto Rinaldi
FLORIAN METATEATRO
Di e con Gianni De Feo
Fisarmonica, arrangiamenti e musiche originali Marcello Fiorini
Scene e costumi Roberto Rinaldi
FLORIAN METATEATRO