Brutta

Storia di un corpo come tanti

Una donna nasce, cresce e spesso passa tutta la vita a tenersi alla larga dall'essere identificata come “brutta”: è la storia raccontata da Giulia Blasi nel successo letterario edito da Rizzoli e trasformato in un avvincente e divertente spettacolo teatrale insieme a Cristiana Vaccaro e Francesco Zecca.

Un racconto tutto d’un fiato, un monologo esilarante per tutte e per tutti, a metà tra ferocia e risata. La storia della protagonista dall'infanzia alla prima adolescenza, dai vent'anni all'età in cui comincia l'invecchiamento. La storia del suo corpo: un corpo che va nel mondo con la consapevolezza della quantità di spazio che può occupare e di attenzione che può pretendere in ragione di come viene etichettato.

Chi ha detto che, per occupare uno spazio pubblico, per vivere appieno in società, si debba per forza essere belle?

L’umorismo la fa da padrone in questa riflessione attuale, profonda, mai retorica, che attraversa un universo caleidoscopico fatto di strade polverose calabresi di fine anni ‘70, di cartoni animati anni ‘80, di guaine contenitive sotto i vestiti e di primi amori (e prime delusioni) a ritmo di successi sanremesi anni ’90.

dal testo di Giulia Blasi

con Cristina Vaccaro

regia di Francesco Zecca

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