FUNAMBOLE

PERIFERICHE VISIONI

Funambole racconta la storia di tre amiche d’infanzia: Aurora, Maddalena e Rita, e mostra i momenti salienti di crescita delle tre protagoniste. Vengono raccontate diverse esperienze, alcune in cui si sono scontrate con luoghi comuni collegati all’idea di femminile: “le femmine hanno i capelli lunghi” risuona nella testa di Maddalena, dopo un episodio avvenuto nel bagno della scuola con un ragazzo più grande; altre invece, momenti di importanti decisioni: Aurora sceglie di andare via dalla sua città natale per studiare e scopre cosa comporta salutare dal finestrino del treno tutta la sua famiglia; e ancora, situazioni di estrema fragilità: come dirà Rita alle proprie amiche che si soffre di un disturbo psichico? Si presentano, dunque, spaccati di vita, nei quali una parte del pubblico potrà riconoscersi con maggiore semplicità e l’altra parte potrà conoscere e empatizzare.

Funambole pone anche l’attenzione sul tema dell’elaborazione del lutto, sui diversi modi in cui si affronta la perdita di una persona cara e su come queste diversità possano incrinare rapporti.

«Perché non c’eri quel giorno?» chiede Maddalena ad Aurora riferendosi al funerale di Rita. «C’ero, lo sai. Un po’ in fondo, un po’ fuori», risponde Aurora, dichiarando per la prima volta la sua incapacità di essere vicina alla sua amica in quel momento di dolore. Quello che emerge in seguito dal dialogo fra le due amiche è, però, che non c’è un modo giusto e uno sbagliato di affrontare la situazione, non esiste una giusta distanza da cui guardare «le cose» o un giusto modo di stare dentro «le cose», e che quello che possono fare insieme, dopo tutto quel tempo, è conservare stretto il ricordo della loro amica.

produzione Matrice Teatro

Da un'idea di Virginia Cimmino, Irene Papotti e Claudia Perossini

Con Virginia Cimmino, Giorgia Fasce e Claudia Perossini

Regia e drammaturgia di Virginia Cimmino e Claudia Perossini

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