Processo Galileo

Scritto a quattro mani da Angela Dematté e Fabrizio Sinisi, liberamente ispirato alla vita e all’opera di Galileo Galilei, lo spettacolo portato in scena da Andrea De Rosa e Carmelo Rifici – attraverso una collaborazione artistica e produttiva inedita nel panorama teatrale italiano – ruota intorno ai problemi scientifici e ai grandi misteri del nostro tempo.

Fisico e filosofo della natura, Galileo è considerato il padre della scienza moderna, segnando uno spartiacque per la nostra cultura. Tanto il suo contributo scientifico quanto la sua abiura hanno dato vita a un’onda lunga che è arrivata fino a noi: un big bang la cui espansione si mostra oggi nella sua forma più realizzata e problematica. Galilei è colui che spezza definitivamente i cieli aristotelici, rompendo un modello di raffigurazione del mondo che per secoli aveva rincuorato l’uomo: scienza e teologia, rappresentazione e verità si dividono definitivamente.

Magda Poli, commentando lo spettacolo, ha scritto sul Corriere della Sera: «Luca Lazzareschi con maestria dà spessore di pensiero e sentimento a Galileo e a tutti gli scienziati, l’ottima Milvia Marigliano è la madre, la terra, la saggezza popolare… Uno spettacolo acuto e denso che anche il pubblico giovane ha dimostrato di apprezzare». E aggiunge Maddalena Giovannelli sul Sole24ore: «Viene da pensare, dopo gli applausi, che una risposta possibile al disorientamento risieda nel messaggio in bottiglia lasciato dallo spettacolo: dall’intelligenza collettiva, dalla rinuncia all’ego e all’illusione di controllo, dalla capacità di vedere l’altro, si può ripartire per scoprire l’umano».

Con Luca Lazzareschi, Milvia Marigliano e con Catherine Bertoni De Laet, Giovanni Drago, Roberta Ricciardi, Isacco Venturini