08/11/2025
21.00
Teatro Garage
Il “Malleus Maleficarum” del 1487 fu il manuale simbolo dell’Inquisizione. Questo spettacolo ne prende a prestito il nome per smascherare la caccia alle streghe, tuttora perdurante, e porle fine. È un viaggio nel Femminile, alla ricerca del suo profondo significato. La Dea madre, Eva e il suo peccato, la strega bruciata sul rogo nel Medioevo, sono tutte madri della donna libera contemporanea. In questo racconto si parla di noi, vi si celebra la preziosità del mistero e del caos incarnati dal Femminile, affermando la sua necessità di esistere e di essere riconosciuto come componente complementare del Maschile, tanto nella donna quanto nell'uomo. Il tentativo è la riabilitazione delle streghe di ieri e di oggi, la liberazione dall'oscurantismo del patriarcato, la rivendicazione di libertà per tutti coloro che hanno il coraggio di ascoltare la vita.
Lo spettacolo è una ricerca sulla comunicazione, il tentativo di arrivare alle persone attraverso una ricerca stilistica che si basa su un uso poetico della parola e del corpo, che sveli l’anima per toccare l’anima. Dalla magia di parole antiche alle bugie dei testi medievali, dalla slam poetry contemporanea all’arringa finale, la scrittura segue le maglie del cuore che pulsa nascosto dentro ogni pezzo di storia, sceglie nel dettaglio le parole, lo stile, la costruzione sintattica per colpire e abbracciare in maniera prepotente lo spettatore. Il corpo segue un’analoga ricerca, studiando le atmosfere da creare attraverso la costruzione di scene agite in uno spazio nudo, essenziale, contaminato da pochi elementi e fioche luci.
Morena Rastelli
Il “Malleus Maleficarum” del 1487 fu il manuale simbolo dell’Inquisizione. Questo spettacolo ne prende a prestito il nome per smascherare la caccia alle streghe, tuttora perdurante, e porle fine. È un viaggio nel Femminile, alla ricerca del suo profondo significato. La Dea madre, Eva e il suo peccato, la strega bruciata sul rogo nel Medioevo, sono tutte madri della donna libera contemporanea. In questo racconto si parla di noi, vi si celebra la preziosità del mistero e del caos incarnati dal Femminile, affermando la sua necessità di esistere e di essere riconosciuto come componente complementare del Maschile, tanto nella donna quanto nell'uomo. Il tentativo è la riabilitazione delle streghe di ieri e di oggi, la liberazione dall'oscurantismo del patriarcato, la rivendicazione di libertà per tutti coloro che hanno il coraggio di ascoltare la vita.
Lo spettacolo è una ricerca sulla comunicazione, il tentativo di arrivare alle persone attraverso una ricerca stilistica che si basa su un uso poetico della parola e del corpo, che sveli l’anima per toccare l’anima. Dalla magia di parole antiche alle bugie dei testi medievali, dalla slam poetry contemporanea all’arringa finale, la scrittura segue le maglie del cuore che pulsa nascosto dentro ogni pezzo di storia, sceglie nel dettaglio le parole, lo stile, la costruzione sintattica per colpire e abbracciare in maniera prepotente lo spettatore. Il corpo segue un’analoga ricerca, studiando le atmosfere da creare attraverso la costruzione di scene agite in uno spazio nudo, essenziale, contaminato da pochi elementi e fioche luci.
Morena Rastelli
di Morena Rastelli
con Morena Rastelli
Ass Cult La Rocca
Progetto da Salotto
di Morena Rastelli
con Morena Rastelli
Ass Cult La Rocca
Progetto da Salotto