 
                
                08/11/2025
ore 20:30
Teatro della Tosse
In un presente distorto si sviluppa la storia di un amore impossibile tra una donna matura e il giovane marito. Poco importa se, come si mormora nei bar, lei sia veramente sua madre: il legame tra tragedia e commedia è inestricabile, come la vita stessa ci insegna.
Ispirandoci alla straordinaria La voce Umana di Jean Cocteau per cui “Il teatro realista sta alla vita come le tele del Salone delle Belle Arti stanno alla natura”, trasformiamo Giocasta, madre affascinante e contraddittoria della tragedia greca, in una donna anonima, protagonista di un racconto scaturito da una tensione poetica che emerge di fronte al dramma dell’amore, nella sua forma più pura e nella sua assoluta, tragica prevedibilità.
La scena è essenziale: pochi oggetti, un linguaggio fisico che accompagna la narrazione, la voce come strumento musicale, un flusso di coscienza, un canto dissonante, e un corpo che freme per raccontare la velocità inarrestabile del tempo che passa e la lucida follia della stirpe di Edipo.
Il personaggio di Edipo sarà interpretato da Thybaud Monterisi, giovane cantautore e performer, i cui testi spiazzanti e irriverenti, uniti alla sua riflessione musicale e drammaturgica, lo renderanno un interlocutore sonoro vibrante con i suoi interventi dal vivo.
Da una ricerca antropologica sulla tragedia nasce il desiderio di non assemblare né “virgolettare” il mito, ma di raccontarlo di nuovo per comprenderlo in profondità. Offriamo uno sguardo femminile sull’orrore della guerra, una madre che cerca di far ragionare i propri figli, sfidando l’ambizione al potere a cui tutti siamo soggiogati mentre assistiamo alla totale distruzione della CIVIS. Questa indagine su una delle figure più affascinanti e contraddittorie della tragedia greca esplora la potente complessità femminile, sfidando le convenzioni della società patriarcale in un’interpretazione che riflette uno squarcio di una possibile Tebe contemporanea.
In un presente distorto si sviluppa la storia di un amore impossibile tra una donna matura e il giovane marito. Poco importa se, come si mormora nei bar, lei sia veramente sua madre: il legame tra tragedia e commedia è inestricabile, come la vita stessa ci insegna.
Ispirandoci alla straordinaria La voce Umana di Jean Cocteau per cui “Il teatro realista sta alla vita come le tele del Salone delle Belle Arti stanno alla natura”, trasformiamo Giocasta, madre affascinante e contraddittoria della tragedia greca, in una donna anonima, protagonista di un racconto scaturito da una tensione poetica che emerge di fronte al dramma dell’amore, nella sua forma più pura e nella sua assoluta, tragica prevedibilità.
La scena è essenziale: pochi oggetti, un linguaggio fisico che accompagna la narrazione, la voce come strumento musicale, un flusso di coscienza, un canto dissonante, e un corpo che freme per raccontare la velocità inarrestabile del tempo che passa e la lucida follia della stirpe di Edipo.
Il personaggio di Edipo sarà interpretato da Thybaud Monterisi, giovane cantautore e performer, i cui testi spiazzanti e irriverenti, uniti alla sua riflessione musicale e drammaturgica, lo renderanno un interlocutore sonoro vibrante con i suoi interventi dal vivo.
Da una ricerca antropologica sulla tragedia nasce il desiderio di non assemblare né “virgolettare” il mito, ma di raccontarlo di nuovo per comprenderlo in profondità. Offriamo uno sguardo femminile sull’orrore della guerra, una madre che cerca di far ragionare i propri figli, sfidando l’ambizione al potere a cui tutti siamo soggiogati mentre assistiamo alla totale distruzione della CIVIS. Questa indagine su una delle figure più affascinanti e contraddittorie della tragedia greca esplora la potente complessità femminile, sfidando le convenzioni della società patriarcale in un’interpretazione che riflette uno squarcio di una possibile Tebe contemporanea.
Regia coreografia e interpretazione Michela Lucenti
produzione Balletto Civile
Regia coreografia e interpretazione Michela Lucenti
produzione Balletto Civile