31/10/2025
19:00
Teatro della Tosse
Composto da una sequenza di visioni autonome ma collegate, lo spettacolo costruisce un tessuto narrativo disgregato, che riflette le tensioni tra umano e artificiale, corpo e virtualità, desiderio e controllo.
Gilda attraversa il disordine del presente con consapevolezza: in un’epoca instabile, la libertà non è isolamento, ma capacità di restare in relazione, di abitare il conflitto e trasformarlo in gesto vitale. È una storia di sopravvivenza e ricomposizione, tra affetti, perdite, memoria e aspirazione all’autenticità.
Gilda è una soglia, non una risposta. Una figura che resiste, che interpella chi guarda. Una voce che rivendica il diritto di scegliere, partecipare, immaginare un altro futuro.
Composto da una sequenza di visioni autonome ma collegate, lo spettacolo costruisce un tessuto narrativo disgregato, che riflette le tensioni tra umano e artificiale, corpo e virtualità, desiderio e controllo.
Gilda attraversa il disordine del presente con consapevolezza: in un’epoca instabile, la libertà non è isolamento, ma capacità di restare in relazione, di abitare il conflitto e trasformarlo in gesto vitale. È una storia di sopravvivenza e ricomposizione, tra affetti, perdite, memoria e aspirazione all’autenticità.
Gilda è una soglia, non una risposta. Una figura che resiste, che interpella chi guarda. Una voce che rivendica il diritto di scegliere, partecipare, immaginare un altro futuro.
ideazione e scrittura Alessandro Diaco e Claudia D’occhio
regia e performance Claudia D’Occhio
immagini Alessandro Diaco
ideazione e scrittura Alessandro Diaco e Claudia D’occhio
regia e performance Claudia D’Occhio
immagini Alessandro Diaco