Sado

Il film è parte della rassegna "Dissolvenza in nero. Cinema video arti performative."

In una piccola prefettura a nord di Tokyo si trova un’isola conosciuta ai giapponesi come “l’isola dell’esilio”. Il suo nome è Sadogashima. Sin dal medioevo oppositori politici, artisti, senzatetto e criminali vi furono deportati e spesso costretti ai lavori forzati nelle miniere d’oro. Durante il loro periodo di massima produzione, dal 1615 al 1645 circa, le miniere di Sado generarono una quantità stimata di 400 chilogrammi d’oro all’anno, divenendo così uno dei più grandi produttori del mondo. Nel cuore delle miniere, sepolti nel ventre del monte Doyu no-wareto, i fantasmi dei minatori sono ora condannati a lavorare le sue vene d’oro per l’eternità, imprigionati nelle infinite profondità della terra. Ma a quali altezze può elevarsi lo spirito? Come l’acqua, acerrima nemica del minatore, gli antichi spiriti cercheranno di scavare un varco nella roccia, e forse riusciranno di nuovo a vedere il cielo.

Davide Palella si laurea alla NABA nel 2019 con il suo primo mediometraggio, Sirio. Nel 2021  In Progress MFN gli assegna una borsa di sviluppo per il suo nuovo progetto, Shura, guidato da Michelangelo Frammartino. Shura è poi selezionato per la Biennale College Cinema 2023/2024. Sonnenstube è stato realizzato durante la Locarno Spring Academy 2022 e presentato a più di 20 festival nazionali e internazionali. Breve film sulla scomparsa e Sado sono i suoi lavori più recenti. A settembre 2024 è selezionato al Pedro Costa Lab.

Regia Davide Palella

Direttore della fotografia Martina Arrigoni

Montaggio Davide Palella & Martina Arrigoni 

Produzione Solaire Films | Produttrice Emanuela Ornaghi

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