29/11/2025
ore 20.30
Teatro Akropolis
Life under Water nasce da un intreccio di suggestioni poetiche e autobiografiche: la superficie dell’acqua come specchio di fantasia, il suo fondo come spazio di realtà. Creato nel 2013 a Novi Sad con il musicista Vladimir Rašković, due anni dopo il terremoto e lo tsunami di Tōhoku, il lavoro riflette sulla catastrofe di Fukushima e sul rapporto tra vita e morte, salvezza e distruzione, luce e oscurità. L’acqua diventa metafora ambivalente: luogo di rinascita e di tradimento, spazio che sovverte normalità e percezioni sensoriali. L’opera intreccia esperienza personale, memoria del disastro, immaginazione dell’ignoto e interrogativi sulla condizione umana e sulla sopravvivenza del pianeta.
Natsuko è danzatrice, insegnante e coreografa di Butō, nata a Kobe (Giappone) nel 1975. Dopo gli studi di Performing Arts a Birkbeck University of London, ha vissuto e lavorato in diversi paesi, fino a stabilirsi sull’isola tedesca di Rügen. Dal 2005 ha preso parte a produzioni di importanti maestri come Yumiko Yoshioka, Katsura Kan, Tadashi Endo e Fran Barbe, collaborando anche con la regista Doris Dörrie in ambito operistico. Ha presentato i propri lavori in festival internazionali tra cui Dublino, Torino, Parigi, Francoforte e il BIG Butoh International Gathering. Tra il 2013 e il 2014 ha diretto la Butoh Academy a Novi Sad e nel 2016 ha fondato a Berlino la Butoh Initiative, con cui organizza workshop intensivi e percorsi di formazione. Sull’isola di Rügen conduce inoltre residenze artistiche e training individuali immersi nella natura.
Life under Water nasce da un intreccio di suggestioni poetiche e autobiografiche: la superficie dell’acqua come specchio di fantasia, il suo fondo come spazio di realtà. Creato nel 2013 a Novi Sad con il musicista Vladimir Rašković, due anni dopo il terremoto e lo tsunami di Tōhoku, il lavoro riflette sulla catastrofe di Fukushima e sul rapporto tra vita e morte, salvezza e distruzione, luce e oscurità. L’acqua diventa metafora ambivalente: luogo di rinascita e di tradimento, spazio che sovverte normalità e percezioni sensoriali. L’opera intreccia esperienza personale, memoria del disastro, immaginazione dell’ignoto e interrogativi sulla condizione umana e sulla sopravvivenza del pianeta.
Natsuko è danzatrice, insegnante e coreografa di Butō, nata a Kobe (Giappone) nel 1975. Dopo gli studi di Performing Arts a Birkbeck University of London, ha vissuto e lavorato in diversi paesi, fino a stabilirsi sull’isola tedesca di Rügen. Dal 2005 ha preso parte a produzioni di importanti maestri come Yumiko Yoshioka, Katsura Kan, Tadashi Endo e Fran Barbe, collaborando anche con la regista Doris Dörrie in ambito operistico. Ha presentato i propri lavori in festival internazionali tra cui Dublino, Torino, Parigi, Francoforte e il BIG Butoh International Gathering. Tra il 2013 e il 2014 ha diretto la Butoh Academy a Novi Sad e nel 2016 ha fondato a Berlino la Butoh Initiative, con cui organizza workshop intensivi e percorsi di formazione. Sull’isola di Rügen conduce inoltre residenze artistiche e training individuali immersi nella natura.
Di e con Natsuko Kono
Musiche Vladimir Rašković
Di e con Natsuko Kono
Musiche Vladimir Rašković