27/11/2025
20.30
Teatro Akropolis
Le fumatrici di pecore nasce dall’incontro tra due interpreti che scelgono di condividere il palcoscenico come spazio di ricerca e di relazione.
Lo spettacolo mette al centro la fragilità e la forza, evitando stereotipi e pietismi, per restituire un’immagine viva e complessa dell’esperienza umana. Attraverso gesti semplici e profondi, le due danzatrici trasformano la quotidianità in materia poetica, fatta di dolori riconoscibili e leggerezze improvvise, mani che sostengono e corpi che si ascoltano.
La loro danza diventa metafora di fiducia e complicità, un racconto che intreccia destini diversi ma capaci di risuonare all’unisono. Ciò che appare è una relazione autentica, dove la vulnerabilità si fa linguaggio, e la presenza reciproca diventa possibilità di riscatto e di condivisione.
Dal 1989, anno della prima serata a loro firma, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni hanno tracciato un cammino che oggi li identifica indiscutibilmente come i maestri del teatro danza italiano. Con la Compagnia Abbondanza/Bertoni hanno esplorato le più diverse poetiche pur rimanendo sempre fedeli a un loro personalissimo e riconoscibile vocabolario coreografico e umano. Stanziali dal 2005 al Teatro alla Cartiera di Rovereto, ma sempre erranti nell’animo, Michele e Antonella muovono la loro danza dall’urgenza di dare forma a una visione che, attingendo a diverse esperienze, da quella con Alwin Nikolais agli studi con Dominique Dupuy, passando per il lavoro di Carolyn Carlson e per la pratica dello zen, contrappone immagini, corpi e suoni che vibrano attorno a un concetto, a un’idea.
Le fumatrici di pecore nasce dall’incontro tra due interpreti che scelgono di condividere il palcoscenico come spazio di ricerca e di relazione.
Lo spettacolo mette al centro la fragilità e la forza, evitando stereotipi e pietismi, per restituire un’immagine viva e complessa dell’esperienza umana. Attraverso gesti semplici e profondi, le due danzatrici trasformano la quotidianità in materia poetica, fatta di dolori riconoscibili e leggerezze improvvise, mani che sostengono e corpi che si ascoltano.
La loro danza diventa metafora di fiducia e complicità, un racconto che intreccia destini diversi ma capaci di risuonare all’unisono. Ciò che appare è una relazione autentica, dove la vulnerabilità si fa linguaggio, e la presenza reciproca diventa possibilità di riscatto e di condivisione.
Dal 1989, anno della prima serata a loro firma, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni hanno tracciato un cammino che oggi li identifica indiscutibilmente come i maestri del teatro danza italiano. Con la Compagnia Abbondanza/Bertoni hanno esplorato le più diverse poetiche pur rimanendo sempre fedeli a un loro personalissimo e riconoscibile vocabolario coreografico e umano. Stanziali dal 2005 al Teatro alla Cartiera di Rovereto, ma sempre erranti nell’animo, Michele e Antonella muovono la loro danza dall’urgenza di dare forma a una visione che, attingendo a diverse esperienze, da quella con Alwin Nikolais agli studi con Dominique Dupuy, passando per il lavoro di Carolyn Carlson e per la pratica dello zen, contrappone immagini, corpi e suoni che vibrano attorno a un concetto, a un’idea.
Progetto Antonella Bertoni
Regia Michele Abbondanza
Con Patrizia Birolo e Antonella Bertoni
Produzione Compagnia Abbondanza/Bertoni
Progetto Antonella Bertoni
Regia Michele Abbondanza
Con Patrizia Birolo e Antonella Bertoni
Produzione Compagnia Abbondanza/Bertoni