11/12/2025
19.30
Teatro Tiqu
Cosa succede quando un corpo umano viene legato e tormentato in modo consensuale sul palco? Quali reazioni – fisiche, emotive e cognitive – emergono in chi viene manipolato, in chi manipola e in chi osserva? C’è spazio per la cura? Possiamo ridere? Come si negozia? È necessario un atto estremo di “sacrificio” per invitare il pubblico a partecipare? Si tratta di un rituale?
EZ – che significa NO in lingua basca – è un invito al SÌ, che può esistere solo quando anche il NO è un’opzione possibile. EZ è una riflessione sul dolore, sulla vulnerabilità, la negoziazione, il consenso, la cura. Esplorando le dinamiche di potere mette in discussione il patto tra artista e pubblico.
Cosa succede quando un corpo umano viene legato e tormentato in modo consensuale sul palco? Quali reazioni – fisiche, emotive e cognitive – emergono in chi viene manipolato, in chi manipola e in chi osserva? C’è spazio per la cura? Possiamo ridere? Come si negozia? È necessario un atto estremo di “sacrificio” per invitare il pubblico a partecipare? Si tratta di un rituale?
EZ – che significa NO in lingua basca – è un invito al SÌ, che può esistere solo quando anche il NO è un’opzione possibile. EZ è una riflessione sul dolore, sulla vulnerabilità, la negoziazione, il consenso, la cura. Esplorando le dinamiche di potere mette in discussione il patto tra artista e pubblico.
Di e con: Elena Zanzu
Accompagnamento drammaturgico: Carla Rovira Pitarch
Sound design: Odil Bright, Adele Madau
Light design: Anna Boix Álvarez
Di e con: Elena Zanzu
Accompagnamento drammaturgico: Carla Rovira Pitarch
Sound design: Odil Bright, Adele Madau
Light design: Anna Boix Álvarez