Come un albero e la luna

Festival Teatrale dell'Acquedotto "Storie che non finiremo mai di raccontare" 2024

La scena si svolge negli anni ’90. La protagonista è Giulia, una giovane ragazza proveniente da una buona famiglia, che vuole ribellarsi alle ipocrisie del mondo adulto. Vuole essere diversa da quegli adulti che pensano di sapere tutto, che vogliono imporre la loro visione del mondo su tutti, anche su di lei.
Una sera, durante una cena di famiglia viene servita della carne. Giulia esprime la sua volontà di non volerla mangiare, in rispetto dell’ambiente e degli animali. Viene derisa e additata come idealista. Le viene detto che il mondo non si può cambiare.
Furibonda, Giulia prende poche cose e scappa nella foresta di sequoie vicino a casa sua. Viene seguita dalla sorella Viola, che la guarda salire per più di 100 mt su una delle sequoie. Lì rimarrà più a lungo del previsto, scoprendo le battaglie degli attivisti per l’ambiente, il valore della resistenza, la capacità di “stare”, insita nella natura.
Giulia è un’adolescente, testarda, idealista; vuole che gli adulti abbiano rispetto per l’ambiente e per gli animali, che cambino le loro abitudini di consumo e che si rendano conto che le azioni di tutti possono fare la differenza.
All’inizio della vicenda è caratterizzata da una forte volontà, dalla durezza di chi difende a spada tratta un’opinione, ma anche dalla poca consapevolezza di sé, del suo rapporto con le sue idee. Alla fine della vicenda sarà più pacata ma più salda nelle sue convinzioni, radicata nell’esperienze che farà sulla sequoia, che chiamerà Moon, e su quanto la natura può insegnare.
Giulia e Moon svilupperanno un rapporto di sorellanza. Da subito estranee, fino a divenire una indispensabile all’altra.

di e con Ilaria Piaggesi

scene Davide Aloi

regia Ilaria Piaggesi

Produzione Teatro dell'Ortica

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