Dalle novelle di Pirandello: la natura e l'Altro

a cura di Remo Viazzi

Incontro aperitivo 


Tutti gli scrittori siciliani hanno un rapporto speciale con la natura. Non solo le loro immagini o metafore, o l'ambientazione delle loro storie, ma anche lo stile, la parola di ciascuno riflette il paesaggio dell'anima. Così per Pirandello si può dire che lo zolfo significa un inferno dentro e fuori la zolfatara. Ogni anello della catena, fuori tra proprietari, produttori, affittuari e operai, dentro, nell'antro della cava,tra ingegneri, soprastanti, capi mastri, minatorie carusi; ognuno soffre per lo zolfo. Vincenzo Consolo sostiene, inoltre, che il mondo letterario di Pirandello sia stato inconsciamente condizionato dalla luce d'eclissi a cui assistette quando era ancora molto piccolo e che quel buio e la luce fredda prima e dopo l'eclisse vera e propria, abbia segnato la scrittura dell'autore e le sue scelte. Molto raramente, infatti, nella sua produzione, anche nelle novelle, si trova un'ambientazione solare, con una luce forte, esplosiva, accecante, preferendo quasi sempre effetti chiaroscurali.

Lavoreremo per due anni sul rapporto tra la parola, i personaggi e il paesaggio creando con le novelle uno spettacolo in cui si ritrovano a specchio i luoghi dell'immaginario pirandelliano.

Remo Viazzi, docente nel più importante Liceo classico di Genova, cura da anni per Lunaria Teatro, anche in veste di interprete, le ricerche sugli autori della letteratura italiana: da Verga a Pirandello, da Tomasi di Lampedusa ai classici greci. Tra i suoi libri ricordiamo: La peste: il Male? e La lunga crociata dei genovesi.

INCONTRO APERITIVO

Con interpreti vari

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