23/03/2024
Ore 21:00
Lunaria Teatro
testo Roberto Russo
La musica e le canzoni di Charles Aznavour, tra quelle più celebri e le meno note, interpretate da Gianni De Feo e rivisitate al pianoforte dagli originali arrangiamenti di Giovanni Monti, si amalgamano al racconto di Roberto Russo dal graffiante stile surreale e grottesco, quasi a formarne un unico corpo.
Un mondo al rovescio che evoca una Francia immersa nelle calde atmosfere vintage, come in un romanzo di Daniel Pennac, dove fanno da contrappunto le vicende di Monsieur Equilibre, ingenuo e romantico sognatore convinto che il caotico mondo contemporaneo è prossimo alla sua fine e che rimangono ancora sette giorni alla sua definitiva scomparsa. Ma nessuno sembra accorgersene e tutto prosegue nelle abitudini di sempre e la solita indifferenza, in un girotondo tragicomico.
Intanto, scorrono le canzoni di Aznavour : Après l’amour, Ieri sì, Il faut savoir, Lei, L’amour c’est comme un jour, La Bohème...canzoni cantate dal vivo come uno sdoppiamento del personaggio in uno spazio onirico dove le note del pianoforte che accompagna il canto sembrano emergere dai marciapiedi di una vecchia Parigi ancora fluttuante su un assurdo Mondo in agonia.
Ma allo scadere di quei sette giorni, Monsieur Equilibre scoprirà che...
La fine del mondo – Concerto per Charles Aznavour è un’allegoria teatrale sul potere imprevedibile ed “eversivo” dell’amore.
Produzione Florian Metateatro
testo Roberto Russo
La musica e le canzoni di Charles Aznavour, tra quelle più celebri e le meno note, interpretate da Gianni De Feo e rivisitate al pianoforte dagli originali arrangiamenti di Giovanni Monti, si amalgamano al racconto di Roberto Russo dal graffiante stile surreale e grottesco, quasi a formarne un unico corpo.
Un mondo al rovescio che evoca una Francia immersa nelle calde atmosfere vintage, come in un romanzo di Daniel Pennac, dove fanno da contrappunto le vicende di Monsieur Equilibre, ingenuo e romantico sognatore convinto che il caotico mondo contemporaneo è prossimo alla sua fine e che rimangono ancora sette giorni alla sua definitiva scomparsa. Ma nessuno sembra accorgersene e tutto prosegue nelle abitudini di sempre e la solita indifferenza, in un girotondo tragicomico.
Intanto, scorrono le canzoni di Aznavour : Après l’amour, Ieri sì, Il faut savoir, Lei, L’amour c’est comme un jour, La Bohème...canzoni cantate dal vivo come uno sdoppiamento del personaggio in uno spazio onirico dove le note del pianoforte che accompagna il canto sembrano emergere dai marciapiedi di una vecchia Parigi ancora fluttuante su un assurdo Mondo in agonia.
Ma allo scadere di quei sette giorni, Monsieur Equilibre scoprirà che...
La fine del mondo – Concerto per Charles Aznavour è un’allegoria teatrale sul potere imprevedibile ed “eversivo” dell’amore.
Produzione Florian Metateatro
con Gianni De Feo
Giovanni Monti (pianoforte)
con Gianni De Feo
Giovanni Monti (pianoforte)